Piccoli atti di misericordia by Dennis Lehane

autore:Dennis Lehane [Lehane, Dennis]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Longanesi
pubblicato: 2023-05-14T22:00:00+00:00

16

Quando esce dal retro della centrale, Bobby trova Mary Pat seduta sul cofano della macchina più scassata che abbia mai visto, ferma in un vicolo davanti all’uscita del parcheggio. Bobby va al lavoro in metro e per raggiungere la fermata deve passare proprio per il vicolo in cui ci sono Mary Pat e il suo rottame. Evidentemente lo sta aspettando.

Bobby si ferma e si accende una sigaretta. «Ce l’ha il permesso di circolazione, ’sto rottame?»

«Può scommetterci», risponde Mary Pat.

Bobby gira attorno alla vettura. Basterebbe un soffio per farla cadere a pezzi. Bobby sorride vedendo il tubo di scappamento attaccato con lo spago da cucina, non esattamente a norma di legge, e nota che le ruote hanno il battistrada completamente consumato. Sono più lisci del culetto di un neonato. Chinandosi, non vede parti del motore che penzolano dal telaio. Il che è già qualcosa. Tornando a rivolgersi a Mary Pat, le dice: «Posso scommetterci, eh?»

«Magari non tanto», gli risponde con un sorrisino.

«Magari per niente.»

Avvicinandosi, Bobby vede una donna che sembra aver appena attraversato la foresta maledetta di una fiaba, con le guance tutte graffiate dai rami. Sul collo sfoggia una grossa fasciatura color carne. Ha le mani piene di ferite e le nocche gonfie. Indossa una camicetta a quadretti bianchi e gialli senza maniche, blue jeans coi risvolti arrotolati e un paio di Converse basse. E negli occhi ha una luce che a Bobby piace poco. Una luce che ha già visto nello sguardo di chi ha superato un confine.

«Che le è successo?» le chiede indicando lividi e bende.

«Dovrebbe vedere le altre.»

«Le altre? Ho sentito bene?»

Lei annuisce. «Non ho mai avuto rispetto per chi dimentica che, se inizi a fare a botte, devi anche sapere come finire.»

Bobby trattiene a stento un sorriso. «Cosa posso fare per lei, signora Fennessy?»

«Mi chiami pure Mary Pat.»

«Cosa posso fare per lei, Mary Pat?»

«Volevo sapere se sta ancora cercando mia figlia.»

«Certo. Per caso sa dov’è?»

Per un attimo la luce negli occhi di Mary Pat è offuscata da un’ombra di dolore e di esitazione, ma è solo un attimo. «No, non lo so.»

«Allora perché è venuta qui?»

«Forse farei meno fatica a trovarla se sapessi il vero motivo per cui la polizia la stava cercando.»

Bobby alza la testa in segno di sfida.

«E quindi?» insiste lei.

«Sa benissimo perché la stiamo cercando.»

«Perché pensate che era sulla banchina della stazione quando è morto Auggie Williamson.»

«Ne siamo abbastanza certi.»

«Bene. Allora com’è che non è stato arrestato nessuno?»

«Perché esistono leggi che impediscono di arrestare le persone senza avere delle prove.»

«Potete sempre farle venire qui e interrogarle.»

«Chi le dice che non l’abbiamo fatto?»

«In quel caso avreste trovato delle prove.»

«Non è così che funziona.» Bobby ridacchia e butta per terra la sigaretta. «Suo marito non era Dukie Shefton?»

Adesso è Mary Pat a guardarlo con aria di sfida. «Vedo che ha studiato.»

«E Dukie era nel giro. Cioè, tra i ladri era una leggenda.»

Ricordando il suo primo marito e il rispetto di cui godeva nell’ambiente, si risveglia un po’ di orgoglio da tempo sopito. «Sì.»

«E lavorava da solo, vero? Non faceva parte di nessuna banda.

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